Fraterno Sacrificio è la storia di un singolare omicidio. Due di quattro fratelli, intrisi di pura follia, progettano e realizzano l’uccisione di un loro fratello diverso in quanto essere ibrido strisciante, che costringeva uno dei fratelli a giochi sessuali.
Questa vicenda realizzata attraverso immagini artificiose è percorsa da visioni simboliche e realistiche, quasi a creare un’alternativa alla storia stessa, attraverso l’emozionalità delle immagini, che simbolicamente accompagnano la storia dell’assurdo omicidio.
Il video è costruito attraverso due registri espressivi, uno giocato sull’eccesso interpretativo degli attori, basato su canoni estremi di assurdità dei dialoghi e sull’artificiosità costruttiva delle sequenze narrative. Il secondo è realizzato sull’intensità spontanea delle immagini non recitate, come quelle dell’insetto solitario e della natura, che respirano di vita propria. I due registri espressivi diversi tra loro, con lo scorrere delle immagini, si fondono, formando il nucleo vitale della storia.
Fraterno Sacrificio è in bilico tra kafka e Pirandello. Nel video la vita è presentata come sofferenza solitaria, ricca di pena e di illusioni, condizionata all’esterno da tutta una serie di convenzioni e amareggiata all’interno dalla consapevolezza della falsità e delle ipocrisie, a cui l’uomo deve ricorrere per essere accettato.
Tutti i personaggi sono maschere, conformi a ciò che da noi si aspettano gli altri e che noi ci siamo imposti. Una società fondata sulla finzione, sulla convinzione del credere vero quello che si sa non essere tale.
Una situazione sociale inevitabile è la famiglia, che non appare come luogo di serenità, viceversa è il feto di ipocrisie, odi e rancori dai risvolti inquietanti. L’omicida viene travolto facilmente da questo tragico gioco e finisce per vedersi vivere: non più la vita in senso attivo e fattivo, ma la vita imposta e subita come un peso. L’individuo che si è visto vivere si ribella, ma si tratta di una rivolta apparente; i personaggi che reagiscono contro la forma, finiscono per accettare di nuovo la loro situazione, perché non esistono alternative, tranne quella di affogare nei labirinti della follia.
Anno 2004 durata 10.36 min.
Scritto e diretto da Bruno Larini
Lingue: italiano
Formato originale: Minidv 16:9
Interpreti: Leonardo Palmerini – Bruno Larini – Cristiano Palagi