Il video è tratto da un brevissimo racconto di Fredric Brown dal titolo Sentinella.
I personaggi sono due e su un pianeta sconosciuto combattono una spietata guerra tra razze diverse. Uno dei due soldati è un essere umano che viene ucciso dalla sentinella, provocando in quest’ultimo sensazioni di rigetto per questa razza di esseri, composti da sole due braccia e due gambe. Chi è il mostro? Chi è il diverso?
La guerra rappresentata nel video è un conflitto silenzioso ricco di inquietudine e desolazione, di suoni metafisici e surreali, miscelati attraverso immagini antropomorfe, improbabili caleidoscopi di una realtà più apparente e meno tangibile. Scenari diversi da quelli freddi e fantascientifici del racconto di Brown.
L’illogico e l’irrazionale contribuiscono a costruire suggestivamente un simbolismo ambiguo ed onirico. L’ambiguità dei soggetti è emblematica nell’immagine religiosa della Madonna con il Bambino. La sacra icona è proprio il divisorio totale dalla visione cruda e futurista della Sentinella di Fredric Brown, non solo perché nel racconto non è presente, ma proprio perché trasforma i concetti tematici sulla diversità in tinte e in accenti fortemente simbolici. La Maternità è come un fulcro dai mille teoremi, dalle infinite interpretazioni, un’icona vigile e imponente che si muove autonomamente all’interno del filmato. Sintomatica è l’ultima scena del video, la Divinità appare nitida e chiara affiancata da strumenti meccanici, è l’unica immagine che fuoriesce dalla visione triplicata della sentinella. Diventa il simbolo universale al di sopra di ogni sensazione istintiva e primordiale, manifesto reale, unico, persistente all’infinito nel tempo.
Premiato nel 2000 a Milano come miglior video al Premio Arte Mondadori.
Anno 1998 durata 17.19 min.
Scritto e diretto da Bruno Larini
Lingue : muto
Formato originale: 4:3 video 8
Interpreti: Cristiano Palagi
Musiche: Leonardo Palmerini – Tiziano Giannotti