Il Cristo Giallo di Paul Gauguin è una delle opere più “individualiste“ di tutta la storia dell’Arte Moderna. La crocefissione è una delle vicende più collettive, della storia dell’essere umano.
Nell’opera in questione essa viene rappresentata come una sorta di crocefissione interiore, dell’animo, dove il colore della drammaticità e del dolore diventa soggettivamente il giallo.
Gauguin interpreta la crocifissione con i suoi colori antinaturalistici, ambientata nei luoghi per lui più cari come le campagne bretoni, ritraendosi lui stesso sulla croce. L’evento collettivo si trasforma nella visione profetica e profondamente intimista e personale dell’autore, quasi a significare e a ricordarci la profondità individualista e universale che rappresenta ogni singola persona. Ogni evento, deve essere impresso attraverso il proprio vissuto.
Da questi presupposti, nasce l’opera Yellow dedicata al quadro in questione. Non esiste una storia nitida e lineare, ma attraverso il dinamismo delle immagini, si può solo ipotizzare un percorso iniziatico. L’uomo armato con la maschera potrebbe essere un ladro che ha rubato il Cristo Giallo. Successivamente, appartato, isolato su di una panchina nel bel mezzo di un’ autostrada, improbabile caleidoscopio della realtà, cerca attraverso una sorta di contatto fisico (o proprio un atto sessuale) di “incarnarsi“ nella propria visione interiore e quasi feticista dell’opera di Gauguin, attraverso l’ambiguità caratteristica ossessiva di tutto l’universo artistico di Bruno Larini.
Episodio N.6 di RAIN ART
Anno 2008 durata 3.40 min.
Scritto e diretto da Bruno Larini
Lingue : muto
Formato originale: Minidv 4:3
Interpreti: Daniele Poletti, Claudia Marchetti.
Musiche: Luca Niccolai.
Rappresenta ufficialmente L’Italia al Portobello Film Festival di Londra nel 2014.