Initiation Von Trier è un videoclip nato quasi per gioco. Principalmente realizzato per inaugurare la casa di produzione di B.L. Rigide Visioni nata nel Gennaio 2005. Quest’ultima si pone come produzione video indipendente, basata esclusivamente sulla ricerca e sperimentazione. Antitetica a qualsiasi forma di comune dominio, assurde regole ed omologazioni artistiche. Rigide Visioni è un punto di partenza un codice nuovo che cerca di scardinare, la visione obsoleta e conformista dell’arte contemporanea.
La comunicazione è la base di Rigide Visioni, valorizza l’individualismo totale e distrugge il mondo uguale e confezionato per tutti. Creatività, forza inventiva, trasgressione, espressività primigenie, devono sostituire, la falsa comunicazione democratica dei mass-media, il perbenismo e i sentimenti di celluloide pronti per l’uso collettivo.
E’ di vitale importanza intervenire con forza di urto contro una società “grassa al punto di scoppiare” dalla sua immondizia in continua produzione. Rigide Visioni deve essere un catalizzatore di esperienze e condivisione, distaccandosi in maniera netta e decisa dall’apatia dall’uomo stereotipo prodotto in serie come un barattolo di Campebell’s di Andy Warhol. Estremismo artistico guidato da un forte nichilismo di partenza come nuovi simboli contemporanei. Viceversa, sostituzione di artificiali moralismi e prodotti artistici concepiti per l’uso e consumo del mondo massificato e globalizzato cerebralmente.
La società ipocrita e standardizzatrice, annichilisce i bisogni e le pulsazioni profonde di ogni singolo individuo. Rigide Visioni vuole annientare qualsiasi forma metodologica, abolisce il vivere passivo degli eventi che la società ci impone. Scoprire finalmente l’essenza dell’arte, un’avventura in evoluzione continua priva di parametri stabiliti e preconfezionati. Distruzione definitiva delle linee di confine tra le diverse espressioni artistiche, pittura, cinema, ecc. Libertà assoluta alla creatività.
Initiation Von Trier si può definire un omaggio al cinema del grande regista danese Lars Von Trier. Non a caso uno dei pochi artisti, che negli ultimi anni ha sperimentato nuovi linguaggi, partendo dall’abolizione di regole collettive, per un linguaggio più realistico e non filtrato. Initiation, inizio, iniziazione, una rinascita partendo da un presunto omicidio seguito da un suicidio. Entrambi gli eventi si catalizzano al cinema ipnotico e visionario degli inizi carriera di Von Trier. Il sottofondo musicale è lo Stabat Mater dell’indimenticabile Giovanni Battista Pergolesi. Lentamente la sua musica si miscela insieme al rumore assordante di un televisore che trasmette il niente all’interno di una stanza buia. L’unione sonora diventa il testimone di un rito intangibile e apparente.